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Obget inutile
MULTIPLE

Obget inutile

Design: Salvador Dalí

Multiple in 925 silver, 24 carat gold-plated brass and olive wood. Limited edition of 99 numbered copies and 3 artist's proofs.

€6.000,00

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Art is the universe in which Alessi’s research-based approach to design was developed. The investigation into the art world began in the early 1970s with Alessi d’après, an ambitiously experimental project that resulted in a collection of sculptures produced in unlimited series. Of all the pieces created, Salvador Dalí’s was the only one not put into production. The Alessi d’après project was suspended after about three years, and after the creation of the first five multiples. It was met with enthusiasm from the public, and the complexity of its manufacturing was monopolizing the mechanical workshop, leading to delays in Alessi’s own production.
The project was nonetheless foundational, laying the theoretical groundwork for the company's subsequent practice. By reintroducing Salvador Dali's project today, Alessi is once again expressing that continuum, the aesthetic unity between objects and works of art, that has been the distinctive feature of the last fifty years of research at Alessi.
Hence, our contact with Salvador Dalí.
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LA STORIA

Nella primavera del 1973, a Port Lligat, nella sua candida villa situata in bella posizione proprio sul porto, Dalí mostrò ad Alberto Alessi il primo prototipo dell’opera. Il titolo era “Obget inutile, vase, sur un problème de topologie négative”. Un angelo caduto con una stampella, in basso delle scritte illeggibili e sul fondo una serie di diagrammi da tecnica geometrica. La lamiera di acciaio inossidabile era stata brutalmente avvolta su se stessa ed era tenuta insieme da due mollette da bucato, di quelle vecchio tipo in legno. Inoltre, trattenuto dalle mollette c’era anche un enorme pettine dorato, e a ogni dente del pettine era saldato un grande amo in acciaio inossidabile di quelli per la pesca al salmone. Gli ami erano di due misure, più grandi quelli saldati ai denti grandi del pettine e più piccoli quelli saldati ai denti piccoli. Due eventi si interposero tra la volontà di Alberto e la realizzazione di “Objet inutile”. Uno era il parere netto di suo zio, responsabile dell’Ufficio Tecnico, circa la non producibilità dell’opera. L’altro era la triste constatazione, diventata progressivamente palese suo malgrado, che i suoi multipli così carichi di utopia positiva al “mercato” proprio non interessavano. Insomma la gente proprio non aveva nessuna voglia di comprare quei bellissimi multipli liberati dal concetto di rarità. È importante ricordare oggi quella prima esperienza che, a distanza di oltre mezzo secolo, già indicava la strada per il futuro sperimentale della Alessi.

IL PROGETTO ALESSI D’APRÈS (1971-1977)

Il marchio ‘Alessi d’après’ diede vita alla produzione e distribuzione di multipli d’arte prodotti a tiratura non limitata. Lo scopo era quello di offrire una collezione di esempi della scultura consolidata europea ed in particolare italiana, quella che ebbe il suo apogeo tra gli anni Sessanta e Settanta.
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Tra il 1971 e il 1973, Alessi d’après presentò “Guscio n° 1” di Giò Pomodoro (2), “Forma orizzontale circolare” di Carmelo Cappello (3), “Multimodel-X” di Dušan Džamonja (4), “Girevole” di Pietro Consagra (5) e “Narciso” di Andrea Cascella (6).

SALVADOR DALÍ | OBGET INUTILE